Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA), le aziende saranno obbligate a garantire l’accessibilità digitale dei propri prodotti e servizi anche alle persone con disabilità.
Questa guida ti aiuterà a capire chi è coinvolto e cosa fare per essere in regola.
CHI È ESCLUSO
Sono esentate le microimprese, ovvero quelle con meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di euro di fatturato annuo, ma solo per alcuni servizi digitali.
CHI RIGUARDA
Tutte le aziende che hanno più di 10 dipendenti e che superano i 2 milioni di euro di fatturato annuo o bilancio
Tra le attività coinvolte:
• siti e-commerce o negozi online;
• portali di prenotazione (medici, viaggi, noleggi, ecc.);
• studi professionali (avvocati, medici, agenzie immobiliari, ecc.);
• servizi di trasporto passeggeri;
• servizi bancari e di telecomunicazione.
COSA È RICHIESTO
I siti web e le app devono rispettare gli standard di accessibilità WCAG 2.1 livello AA, quindi essere:
✅ navigabili da tastiera;
✅ compatibili con screen reader;
✅ con testi leggibili e colori ad alto contrasto.
QUALI SONO I RISCHI
🚫 Sanzioni fino a 40.000 euro.
🚫 Perdita di clienti e danni d’immagine.
COSA POSSIAMO FARE
Con reBORN offriamo:
- Audit e report di accessibilità dei siti già realizzati,
- Aggiornamenti tecnici per l’adeguamento.
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